Dal derby con Rapallo al sogno serie B un'avventura partita in Piazza Roma

ERA ambiziosa anche allora, Chiavari. Cento anni fa, 14 marzo 1914, la passione del "foot ball" che cominciava a diventare sfrenata in Italia. Si cominciò presto a capire anche qui che una città non poteva esistere senza la propria squadra di calcio. Non era solo una questione sportiva, ma d'identità. E allora un gruppo di giovani e notabili chiavaresi decise di fondare una società, il Foot Ball Club Entella. Una questione di identità, si è appena detto: per questo il nome del club avrebbe dovuto avere chiari riferimenti al territorio. Il fiume Entella, punto di riferimento, economico e non solo, per la vita chiavarese, pareva perfetto. Un campo di gioco più centrale non si poteva trovare: piazza Roma. Lì la neonata squadra di Chiavari batté, nella prima partita della sua storia, il Collegio Peirano di Rapallo.

Da allora a oggi, rose e spine. E tanti cambi di proprietà, fusioni, la brutta esperienza del fallimento conosciuta da vicino. Prima di arrivare ai radiosi anni contemporanei, l'Entella ne ha viste di tutti i colori. Si è chiamata, nel tempo, Associazione Calcio Entella, Associazione Calcio Entella Bacezza, Associazione Calcio Entella Chiavari, Unione Sportiva Valle Sturla Entella, Associazione Calcio Chiavari V L, Associazione Calcio Dilettantistica Virtus Entella.

La serie B che adesso pare così vicina, nella sua storia centenaria l'Entella non l'ha mai vissuta. Certo ci fu quella partecipazione nel campionato di seconda divisione, stagione 1922-1923, ma niente di paragonabile all'attuale serie cadetta. I suoi periodi d'oro, però, l'Entella li ha vissuti. Come negli anni '60 e a inizio anni '70, in cui la squadra di Chiavari fu una certezza in serie C e arrivò persino a incontrare il Genoa (due sconfitte, 2-0 a Chiavari e 1-0 a Genova, ma che soddisfazione). Oppure gli anni '80: dopo anni in categorie inferiori la "ribalta" della serie C2, un bel calcio da offrire ai chiavaresi e derby molto accesi con lo Spezia. Con personaggi che poi il grande calcio imparerà a conoscere bene: in panchina Giampiero Ventura, in mediana il soprannominato "sette polmoni" Luciano Spalletti. Nel campionato ‘85-'86 ecco uno storico quinto posto in serie C2.

Da allora, però, altre stagioni oscure, come già era avvenuto negli anni '50. Nella stagione '90-'91, mentre la Genova calcistica festeggiava lo scudetto della Sampdoria e il quarto posto del Genoa, a Chiavari si assisteva a un malinconico settimo posto in Promozione, tramutato poi nel passaggio in Eccellenza solo in seguito alla riorganizzazione dei campionati. Ma il momento più triste doveva ancora arrivare: nel 2000- 2001 il fallimento per problemi finanziari, la stagione successiva di fatto l'Entella non esisteva più. Restava il settore giovanile, come per dare una speranza di futuro possibile alla Chiavari calcistica. Poi altre fusioni, cambi di nomi, ancora anni in Eccellenza.

L'arrivo di Gozzi, nell'estate del 2007, stravolge tutto. Alla prima stagione è subito promozione in serie D. Due anni dopo la sconfitta ai play-off contro il Casale non impedisce il grande salto in Seconda Divisione, perché l'ormai Virtus Entella viene ripescata. Nel 2011-2012 stesso, dolce destino: ripescata in Prima Divisione nonostante la sconfitta in finale play-off contro il Cuneo. Fino alla scorsa, inaspettata grande stagione: quinto posto e play-off per salire in serie B. Ma c'è il Lecce sulla strada dell'Entella, e il sogno si interrompe sul più bello. Forse, però, l'anno buono per scrivere un capitolo di storia ancora inesplorato non doveva essere il novantanovesimo, ma il centesimo. A Chiavari fanno tutti gli scongiuri del caso, mentre il traguardo si avvicina.

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Franco Capitano